Ville & Casali – Claudio Bellini: creare è come viaggiare
“Bloody curious and sometimes even a little stubborn. With a great desire to travel and come into contact with different cultures and lifestyles “. This is how the architect Claudio Bellini, head of his Milanese atelier, paints himself with a multidisciplinary approach between technologies and creative processes for leading companies all over the world.
Per l’architetto Claudio Bellini ogni prodotto è una sfida.
“È come affrontare un viaggio avventuroso, senza conoscerne la meta. Disegnare è un percorso creativo, animato da entusiasmo e positività, dove prendono forma le visioni, frutto dell’interazione tra la mia memoria e gli stimoli del mondo esterno.”
È soprattutto ‘saper ascoltare’, comprendere e sperimentare con coraggio, in condivisione. Sono affascinato dall’intera dimensione creativa della mia vita. Mi sento un cittadino del mondo, che opera in una dimensione globale, stimolato da continue opportunità, frutto di stili di vita e dinamiche di mercato in continua evoluzione. Abbiamo la grande opportunità di confrontarci, nel raggiungimento di un comune obiettivo: nuovi prodotti che sappiano coniugare le aspettative di un mercato sempre più complesso, mantenendo un alto profilo di contenuti e valori, vera essenza del design.
Dietro ogni prodotto ci sono ricordi: luoghi, esperienze e persone.
Sono storie che segnano il tempo e raccontano la mia vita. Venice, la consolle disegnata per Riva 1920 qualche anno fa, è sicuramente una delle esperienze che ricordo sempre con gioia. Il contesto in cui è nato era la laguna di Venezia, con le sue caratteristiche briccole, i grandi pali di legno di larice immersi in acqua, utilizzati come segnalazione delle vie di accesso o per l’ormeggio delle gondole. Maurizio Riva, titolare dell’azienda, con la sua prorompente energia, ha stimolato la creatività dei designer sul tema dell’eco sostenibilità, per il riutilizzo delle briccole. Ho pensato alla memoria del luogo e alla natura delle briccole stesse: è nata l’idea di un tavolo.
L’Architetto Claudio Bellini descrive così la consolle Venice disegnata per Riva 1920
A mirror-polished sheet of steel suspended in space (the water of the lagoon) is crossed, with a random pattern, by the elements, which are reflected in it. Time and water seem to have stopped: a second life full of memories, a new temporal dimension.
di Veronica Balutto, Ville&Casali